La balbuzie rappresenta un
disturbo del linguaggio che rientra nella sfera comportamentale, comunicativa ed emotiva. La
guarigione dalla balbuzie è possibile ma è lunga e molto complicata, necessita di molta forza di volontà del paziente ed è formata di numerosi obiettivi da raggiungere in un determinato periodo di tempo.
Non esiste un’unica terapia volta alla guarigione della balbuzie e non esiste un modello standard
per non balbettare da seguire e valido per tutti i pazienti, perché questo difetto verbale nasce per cause differenti che, molto spesso, risultano essere difficili da individuare.
Per definire il trattamento adatto per un paziente con balbuzie non è sempre necessario analizzare e definire il motivo che causa questa disfluenza. Per eradicare il problema alla radice è importante intraprendere un percorso che agisca sia sulla rieducazione dell’eloquio che sull’aspetto emotivo.
Tipologie di terapie per balbuzie: ecco quali sono
Gli
approcci terapeutici volti a guarire e migliorare la balbuzie sono diversi tra di loro e possono essere riassunti in 5 categorie principali:
- Percorso di riabilitazione
- Autoterapia, sconsigliata per i pazienti con un livello di balbuzie grave o semi-grave;
- Utilizzo di apparecchiature elettroniche;
- Esercizi con logopedista;
- Terapia farmacologica, solo se indicata da un medico specializzato.
Percorso di riabilitazione
La balbuzie non è un disturbo verbale che si risolve facilmente. L’acquisizione di una
corretta padronanza del linguaggio si acquisisce con gradualità e tanta determinazione. Ciò avviene attraverso percorsi per eliminare la percezione del ‘blocco di balbuzie’ presente nel pensiero e di rendere la comunicazione fluida in ogni occasione, potenziando le capacità di relazionarsi ad interlocutori.
Autoterapia
L’autoterapia può essere affrontata dagli dai balbuzienti che sono consapevoli della tipologia di problema che hanno e conoscono le basi per migliorare il disturbo. Infatti, la
presa di coscienza di questo disturbo, insieme al desiderio di guarigione, risulta essere l’approccio indispensabile per ogni
trattamento della disfluenza verbale. Durante l’autoterapia il paziente è in grado di eseguire in modo autonomo degli esercizi verbali assegnati, generalmente, da un logopedista.
Utilizzo di apparecchiature elettroniche
L’utilizzo di particolari dispositivi elettronici volti a migliorare la fluidità del linguaggio rappresenta un’altra terapia efficace contro la balbuzie. Si fa riferimento a
feedback acustici alterati attraverso cui un balbuziente può riascoltare la sua voce. Attraverso questi dispositivi la voce viene alterata in tre modalità differenti:
- Delayed Auditory Feedback, ritardo della voce del paziente;
- Mascheramento di alcune parole, coperte durante il riascolto;
- Frequency-Shifting Auditory Feedback, la modifica della frequenza delle parole.
Alcuni pazienti hanno giovato di questa terapia e hanno riportato dei risultati sorprendenti, tuttavia, si tratta anch’esso di un trattamento non univoco e altri pazienti non hanno riscontrato miglioramenti.
Terapia balbuzie: il ruolo del logopedista e il consulto psicologico
Il
logopedista è una delle figure a cui ci si deve rivolgere per i disturbi del linguaggio. Generalmente, le terapie di un logopedista si basano su più livelli, in particolare identificano gli aspetti peculiari del linguaggio del paziente, dei fattori fonetici che incidono sul problema e dei fattori comportamentali.
Il logopedista tende a
desensibilizzare il paziente da ansie, paure e fobie correlate alla balbuzie, sollecitandolo volontariamente ad utilizzare i vocaboli più difficili da pronunciare.
In alcuni casi, il logopedista aiuta il paziente a modificare la cadenza della balbuzie, evitando i blocchi verbali.
Il logopedista non può trascurare le problematiche di ordine psicologico che possono influenzare il linguaggio. Per tale motivo, egli può consigliare anche un consulto psicologico per supportare il paziente nel lavorare sulla propria autostima