Si sta ancora indagando e verificando, ma il Presidente della commissione ispettiva istituita dal Ministero Infrastruttura e Trasporti, pensa a “una serie di concause” che hanno portato il crollo del Ponte Morandi a Genova.

“Il ponte si è prima piegato e poi è caduto” aggiungendo “Ci sono stati diversi fattori che hanno determinato il crollo del viadotto”.

Inizialmente ci si è concentrati sulla struttura degli stalli, i tiranti in cemento armato, ma non si riesce a compredere l’innesco del crollo. Secondo Ferrazza “il ponte non è caduto nella sua proiezione: prima si è storto, poi è caduto”. Bisognerà capire quale elemento si è rotto per primo, innescando il crollo.

Ferrazza sostiene che “Bisognerà lavorare ancora sul posizionamento e ribaltamento delle macerie, considerando che c’è stata una rottura che ha provocato un movimento della struttura non equilibrato”.

Nel frattempo la procura ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo multiplo, disastro colposo e attentato colposo alla sicurezza dei trasporti e ha permesso all’Anas di verificare la situazione per la messa in sicurezza del ponte.
“Le verifiche verranno effettuate dai tecnici di Autostrade con i consulenti della procura” ha concluso Ferrazza.