Le novità sulle pensioni d’oro in italia

Illuminazione outdoor
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Già ad agosto era stato presentato un emendamento relativo all’apposizione di un tetto alle pensioni (cosiddette d’oro). Oggi c’è stata una nuova presentazione, che ricalca la precedente con due principali novità: l’abbassamento del tetto ad euro 4.500, sotto i quali le pensioni non verranno ricalcolate e l’inserimento di una verifica contro gli assegni dei sindacalisti.

Se per quanto riguarda il “tetto” ci troviamo di fronte ad una via di mezzo tra richieste leghiste e pentastellate, nella seconda modifica si va proprio contro una norma stabilita nel 1996 dove i rappresentanti sindacali, per incrementare il valore della loro pensione, versavano una quota aggiuntiva poco prima di andare in pensione. Questo espedimento secondo l’ultimo testo presentato andrebbe a decadere.

L’INPS non è stata con le mani in mano ed ha eseguito le opportune verifiche e su una simulazione il taglio per i sindacalisti porterebbe ad “una riduzione media dell’ordine del 27% sulla pensione lorda. In un caso si avrebbe addirittura una riduzione del 66% della somma percepita”.

Questa è una delle proposte del Presidente Boeri, a lungo inattesa dai governi precedenti.

La Capogruppo M5S in Cammisisone Lavoro alla Camera aggiungo “È un segnale importante nella nostra lotta agli sprechi, si tratta di una misura necessaria per ristabilire il giusto equilibrio tra contributi versati e pensione ricevuta: non verrà dato nemmeno un euro in più di quello che è dovuto a ciascuno di questi pensionati” concludendo che “I soldi risparmiati con questo provvedimento contribuiranno anche a finanziare il nostro progetto di pensione di cittadinanza”.

Variazione del tetto massimo nelle pensioni d'oro

Variazione del tetto massimo nelle pensioni d’oro

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