Politica dalla barca? No grazie!

Non è tutto oro quello che luccica.

Il governo del cambiamento continua ad avere le sue crepe (era abbastanza normale, trovare una classe dirigente perfetta è pressoché impossibile).

Il parlamentare dei 5 Stelle Andrea Mura qualche giorno fa ha dichiarato di poter lavorare per il paese dalla propria barca in giro per gli oceani, senza presenziare in parlamento.

Premesso che Mura è solo il quarto per assenteismo, preceduto da Michela Brambilla (F.I) e i suoi colleghi di partito Leonardo Penna e Iolanda Nanni, tale dichiarazione non può che essere considerata ridicola.

E dello stesso avviso sembra essere, fortunatamente, anche il Vice Premier Di Maio, che ha invitato Mura a dimettersi oltre che affermare che “dobbiamo considerare che i parlamentari, incluso io, sono dei privilegiati e fanno un lavoro da privilegiati con uno stipendio da privilegiati e quindi sono i primi che devono stare chiusi dentro alla Camera e al Senato a lavorare sulle leggi e sui provvedimenti per migliorare la qualità della vita degli italiani”.

Affermazione completamente condivisibile, che non lascia spazio a diverse interpretazioni.

Andrea Mura nella sua barca in mare

Andrea Mura nella sua barca in mare

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