Gol of War su PS4 e PS4 PRO, una rinascita divina

God of War, ambientazione sulle montagne innevate, screenshot in-game
God of War, ambientazione sulle montagne innevate, screenshot in-game

Si dice che l’attesa accresca il piacere, così come i bei giochi debbano durare poco. Ebbene, God of War mi ha personalmente sfatato questi due detti popolari.

Cinque anni dall’uscita di Ascension (ultimo capitolo di God of War uscito solo su Play Station 3), sono un attesa monumentale, ma una volta alle spalle ci si rende conto di quanto rapidamente siano volati via e di come, con lo scadere degli ultimi attimi, il piacere, la sorpresa, l’emozione e la foga diventino agonia, una sofferenza che nasce dal cuore e che ci rende impotenti, ma con accezione tutt’altro che negativa: sappiamo cosa ci aspetta, sappiamo per cosa il tempo, nel nostro intimo, ha fatto il suo corso e, una volta lì, ci chiediamo: “Quando accadrà ancora?”

Esclusiva Amazon la versione di God of War Bonus Edition, con alcuni contenuti esclusivi

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God of War è uno di quegli eventi che mi ha sconvolto l’esistenza, e l’ha fatto dal lontano 2005, scandendo la mia misera vita con i capitoli di una saga plasmata dalla Grandezza con cui sono narrate le leggende. Son cresciuto insieme a lui, e lui è cresciuto assieme a me, vincolati da un vicendevole legame che trascende le tempeste passionali.

Quali sono gli oggetti aggiuntivi della Bonus Edition di God of War?

  • Il brocchiero della fucina
  • Lo scudo oscuro
  • Lo scudo dell’anima elfica lucente
Oggetti digitali esclusivi per la Bonus Edition di God of War disponibile dal 20 aprile su Amazon

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Mi son lasciato andare troppo forse? Perché dare così tanta importanza ad un semplice videogioco dunque?

Posso apparire patetico, certo, ma chi non lo sarebbe dinanzi ad una folla, pronto a dichiarare il proprio amore? God of War mi ha dato tutto ciò che ho sempre desiderato da un prodotto del genere: epicità senza limiti, soddisfazione nata da cruente coreografie, una trama semplice ma non scontata, un protagonista empatico e cui tutti (segretamente) possono identificarsi, la meraviglia della scoperta, magia, creature fantastiche, rarissimi momenti di pura ilarità (mai decontestualizzati), frenesia dettata dalla determinazione e infine, così come il terzo capitolo si concludeva, mi ha dato anche la Speranza, una Speranza concreta, che ha fatto dello stupore e dell’eternità il motore stesso di questa storia.

Tredici anni non sono bastati a gettare nell’ombra questa saga, e sono convinto altri tredici non basteranno ancora, perché, come questo nuovo capitolo nella sua fresca essenza ci insegna, la Bellezza non si ferma ad un momento, ma acquisisce nuove forme ponendo le sue tappe nel tempo, forgiandosi dall’esperienza e preparandoci alla sua totale realizzazione quando l’ora sarà giunta.

God of War, padre e figlio navigano su una barca. Il ritorno di Kratos, screenshot HD in-game

God of War, padre e figlio navigano su una barca. Il ritorno di Kratos, screenshot HD in-game

Avrò forse letto fin troppo sopra le righe, magari creando schemi mentali che in realtà non esistono, ma questa non voleva assolutamente essere una recensione, solo un mio (presuntuoso) grido al mondo di quanto sia finalmente lieto che God of War abbia fatto il suo ritorno, e ciò che rappresenta veramente per me. Siate liberi di darmi torto o ragione, ma il mio verdetto rimane solo uno: God of War mi ha distrutto, ricostruito e cambiato anni fa e continuerà a farlo ancora, inevitabilmente.

Lunga vita a PlayStation, lunga vita a Kratos! Possano continuare a sorprenderci in eterno!

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