Vendere sul web, dove e come fare

Come vendere online, e-commerce e obblighi fiscali
Come vendere online, e-commerce e obblighi fiscali

Come vendere sul web, tutto quello che devi sapere

Hai dei vecchi oggetti che non ti servono più e vorresti guadagnare qualche soldo vendendoli in Rete? Vorresti espandere la tua attività commerciale aprendo un negozio online? Non bisogna essere degli esperti di PC per riuscirci ed oggi te lo dimostrerò.

Utilizzando i servizi giusti e con un pizzico di fortuna è possibile vendere su Internet qualsiasi tipo di oggetto e mettere in piedi dei veri e propri negozi grazie ai quali guadagnare e spedire merci in ogni parte d’Italia (e non solo). Ecco come in dettaglio.

Se vuoi scoprire come vendere su Internet perché hai intenzione di aprire un vero e proprio negozio online, ti consiglio di dare un’occhiata a 1 Minute Site. Si tratta di un servizio online che permette di creare siti Internet e siti di e-commerce in pochissimi secondi non avendo nessuna conoscenza di programmazione Web. La versione base del servizio è gratuita ma presenta delle limitazioni, come la vendita di un numero massimo di 3 oggetti, 3 pagine Web e solo 10MB di spazio a disposizione.

Per creare il tuo negozio online gratis (poi potrai convertirlo in un servizio più completo abbondandoti ad uno dei piani a pagamento), collegati al sito Internet di 1 Minute Site e clicca sulla voce Prova subito la versione gratuita. Compila quindi il modulo che ti viene proposto, digitando il nome del tuo sito, il tuo indirizzo email e la password che vuoi usare per accedere al servizio, e clicca sul pulsante Prosegui dopo aver messo il segno di spunta accanto alla voce Accetto il contratto generale.

A questo punto, seleziona il tema grafico che vuoi usare nel tuo negozio online cliccando sulla voce SCEGLI QUESTO collocata sotto l’anteprima del tema che preferisci e fai click sul pulsante verde CREA IL TUO SITO collocato in basso a destra per completare la creazione del tuo sito ed iniziare a personalizzarlo aggiungendo gli oggetti da vendere (sezione ECOMMERCE). L’indirizzo del tuo negozio online sarà nomechehaiscelto.oneminutesite.it.

 

Hai già un negozio online e stai cercando un modo per espandere il tuo business? Che ne dici di trasferire il tuo store su Facebook? Grazie al servizio online StoreYapuoi creare un negozio online su Facebook usando il database e gli oggetti in vendita sul tuo negozio online principale.

Per usarlo, collegati alla sua pagina principale e clicca sul pulsante Get started now – Connect with Facebook per collegare il servizio a Facebook. Compila quindi il modulo che ti viene proposto con tutti i dati del tuo store online e segui la procedura guidata per trasferire in pochi click il tuo negozio sul social network più famoso del mondo. Trovi una guida dettagliata su come iscriversi a StoreYa, sotto forma di video, nella pagina principale del servizio.

Infine, non dimenticare che puoi vendere su Internet rivolgendoti alle classiche aste di eBay. Non c’è nulla i meglio se vuoi vendere qualche oggetto in Rete senza impegno e senza fini professionali rivolti alla costruzione di un negozio.

Puoi scoprire in dettaglio come vendere su eBay e come aprire un negozio eBay seguendo le guide che ti ho proposto su questi argomenti nelle settimane scorse.

Fonte dell’articolo: aranzulla.it

Come vendere online

Obblighi fiscali per la vendita online

Cara lettrice, caro lettore, hai avuto l’idea di aprire un sito ecommerce per vendere online abbigliamento, calzature, prodotti alimentari, collane fatte a mano, cellulari, vino o olio d’oliva?

Sei sul sito giusto! Non potevi scegliere meglio 🙂

 

Credimi, non è questa l’idea che ti farà guadagnare. Farai guadagnare solo chi ti fa il sito. Se vuoi trovare clienti online ti auguro di avere avuto altre idee. Quella dell’ecommerce l’hanno già avuta in tanti, troppi purtroppo!

Dicono tutti che la gente acquista sempre di più online, ed è vero. Ma acquistano su Amazon, Ebay, Alibaba, Yoox, Zalando e su altri siti che hanno investito milioni di euro nel loro progetto. Non acquisteranno sul tuo! Il tuo non lo troverà nessuno. Lo vedrete solo tu ed i tuoi amici a cui darai l’indirizzo.

Scommetto che questo piccolo particolare i miei colleghi si sono dimenticati di dirtelo.

Oggi mi ha scritto la titolare di un negozio di calzature in provincia di Catania. Mi ha detto: “non posso più continuare a tenere il negozio. Tra affitto, commessa e bollette mi costa quasi 5.000 euro al mese. Più di quanto mi rende. Un conoscente mi ha consigliato di chiuderlo e di vendere online con un sito ecommerce. Con 4.000 euro mi farebbe il sito e potrei vendere in tutta Italia, non solo nel mio piccolo paesino. Lei cosa ne pensa?”

Di email del genere ne ricevo un migliaio ogni anno.

Le ho risposto ciò che rispondo a tutti: “Signora, se fosse possibile vendere scarpe (o qualsiasi altro articolo) online, investendo per il sito meno di quanto spende in un solo mese con un negozio fisico, secondo lei ci sarebbero ancora milioni di persone che si svegliano presto tutte le mattine per alzare la saracinesca del loro negozio? Pensa che siano tutti così sprovveduti?”

In realtà gli sprovveduti sono coloro che credono a tutte le balle che leggono o sentono sui siti ecommerce.

Pensi sia l’unico a dire che i siti ecommerce non funzionano, a meno che si abbiano centinaia di migliaia di euro da investire in pubblicità e marketing?

No, non sono il solo.

 

Per tua fortuna esistono altri modi per guadagnare online, non c’è solo l’ecommerce. Il mio manuale spiega quali sono, ed è gratis.

 

Se non vuoi scaricare il manuale puoi fare un’altra cosa: anziché perdere 20 minuti per leggere questa pagina, investine 15 per leggere la home page. Otterrai molto di più!

Questo sito ha 390 pagine. La pagina che stai leggendo in questo momento è la più letta di tutto il sito perché dà consigli preziosi a chi sta pensando di creare un sito ecommerce. Consigli che possono farti risparmiare decine di migliaia di euro. Ma che non ti faranno guadagnare neppure un centesimo.

Se sei giunto a questa pagina è probabilmente perché stai cercando informazioni sui siti ecommerce e l’hai trovata ai primi posti su centinaia di migliaia di siti che parlano di come fare un sito per vendere online.

Voglio essere del tutto onesto con te

Per non farti perdere 20 minuti del tuo prezioso tempo ti informo che i consigli che troverai su questa pagina non sono quelli che ti aspetti. Non sono quelli che trovi sui siti dei nostri colleghi: probabilmente non ti piaceranno per niente.

Il perché lo ha sintetizzato molto bene un utente nella recensione che ha pubblicato sulla nostra pagina Facebook:

“Non posso tirarmi indietro nel mettere minimo il massimo dei voti (scusate il gioco di parole). Il sig. Viasetti è una persona che dice quello che pensa, che non ti illude, e per di più è uno dei pochi consulenti seriamente preparati sulle varie problematiche che presenta la vendita via web di ogni tipo. Chi lo ascolta si risparmia, avvocati, perdite ingenti di denaro e cartelle esattoriali.”

Ti dico subito cosa troverai e cosa non troverai su questa pagina.

 

COSA TROVERAI

Se stai pensando di aprire un sito ecommerce troverai consigli preziosi e casi reali che ti faranno capire se ciò che intendi fare ha qualche probabilità di successo o se invece stai per buttare i tuoi soldi (e il tuo tempo) nella spazzatura.

Se hai già un sito ecommerce ma non stai vendendo, non dovresti sorprenderti. Sei nella norma. Sapevi che più del 99% dei siti ecommerce non vende? Forse posso aiutarti ad avere visibilità, a trovare clienti, ma dipende molto da cosa vendi, da chi e quanti sono i tuoi competitor e da altri fattori che scoprirai se continuerai a leggere questa pagina.

COSA NON TROVERAI

Non troverai una formula magica o un esperto che ti spieghi in 10 righe o con un video cosa fare per far funzionare il tuo sito. Purtroppo queste cose esistono solo nelle favole… e negli annunci pubblicitari per allocchi, del tipo “scarica gratis i miei 3 video e inizierai da subito a vendere!”, oppure “Questa casalinga di Roma guadagna 14.000 euro al mese lavorando in casa, scopri come fa”. (Lo so io come fa :-))

Il problema principale è che molti non amano leggere

Il 75% di chi approda su questa pagina non ama leggere. Vede un testo lungo e si spaventa. Vorrebbe la soluzione ai suoi problemi in 5 righe; un “Abracadabra” e tutto è risolto. Legge solo un paio di paragrafi e, non trovando la bacchetta magica che cercava, esce dal sito.

Scusami la cattiveria (in realtà è solo franchezza), ma chi appartiene a questa categoria merita di finire nelle grinfie di uno dei tanti imbonitori che popolano il web e che ti spediscono un loro “consulente” interessato solo a farti firmare un contratto-capestro per portarsi a casa una lauta provvigione.

Molti (non tutti) degli oltre 1.000 utenti che ogni anno mi scrivono per chiedermi aiuto perché hanno speso 10/20/40.000/140.000 euro per un sito ecommerce che non ha reso nulla, appartengono alla suddetta categoria.

Ecco alcune delle mail che ricevo ogni giorno:

In 6 mesi non ho venduto nulla

“Buongiorno Sig. Viasetti, mi sono imbattuto sul VS sito è sono rimasto incantato ma anche demoralizzato dalle notizie che ho appreso e che condivido pienamente. Ho fatto fare un sito per vendere articoli di pelletteria online, ma in 6 mesi non ho venduto nulla. Ho solo speso inutilmente i miei soldi. Mi sono fatto mille domande sul perché non sono riuscito a vendere nulla, ma ora, grazie a ciò che ho letto sul vostro sito, l’ho capito. Grazie!”

Guadagno 100 euro/anno

“Salve, ho messo in piedi un e-commerce su piattaforma Magento. Ho speso 5000€ per la realizzazione del sito, poi pago 300€/anno per l’hosting. Il sito è operativo da 2 anni circa ed ho incassato poco più di 1.100€ con un margine del 20/25%. Quindi guadagno circa 100 euro/anno. E’ assurdo! Potete aiutarmi?”

40.000 euro di spesa e zero vendite

“La contatto non tanto per avere da lei un parere o un responso, quanto più per mio personale sfogo a fronte della lettura dei suoi articoli sull’e-commerce. Già, perchè da più di un anno non mi do pace e ancora non trovo in me le giustificazioni per ammettere di aver sbagliato, floppato e toppato in maniera clamorosa.

Sono un imprenditore di 45 anni che per varie ragioni ha deciso di vendere l’azienda che aveva costruito per buttarsi sull’e-commerce.

Un giorno ebbi la brillante idea di fare ciò che in molti altri paesi era già una realtà: la vendita di preziosi on-line. Ragion per cui, circa 2 anni fa, ho deciso di affrontare questa nuova avventura.

Nel tentativo di affrontare questo ambizioso progetto in maniera quanto più professionale possibile, ho pensato di affidarmi ad una rinomata (e blasonata) società di comunicazione di Milano, che segue le campagne marketing di molti prestigiosi marchi, confidando sulla loro competenza in fatto di comunicazione ma soprattutto sul fatto che mi avrebbero di sicuro aiutato a non commettere errori in materia di promozione e presentazione al mercato. Ho quindi affidato a loro sia la realizzazione, sia la promozione del sito, con la creazione ex novo di un brand e il relativo lancio sul mercato a mezzo campagna marketing, SEO, SEM, keywords ecc ecc.

Come giustamente da lei affermato nei suoi articoli, tale impresa mi ha impegnato moltissimo (1 anno) e mi ha letteralmente dissanguato economicamente. Nel corso di quel penoso anno mi sono via via reso conto che se da un lato questa insigne società di comunicazione era volta solo ai miei quattrini, piuttosto che “perdere” tempo con il mio progetto (le risparmierò la descrizione dei più disparati Luminari dell’advertising, saccenti e pieni di se che ho avuto modo di conoscere a mie spese: una pletora di artistoidi schizofrenici e intellettuali del nulla), dall’altro il mercato si è dimostrato assolutamente disinteressato al progetto.

Ma c’e anche di più, nel tentativo di diversificare l’offerta su più paesi, sempre durante quel lungo periodo di tempo ho voluto realizzare il sito in 3 diverse lin-gue (ITA-ENG e Russo), al fine di tentare anche la strada verso un mercato più emergente del nostro e, a seguito di una fiera tenutasi a Mosca, sono riuscito a proporre i miei prodotti anche sul principale sito ecommerce di vendita preziosi per l’intera Russia. Anche li, posizionato al primo posto!

Ebbene, inutile nasconderle che l’intera operazione, un intero anno di duro lavoro quotidiano, e un’ingente somma di denaro speso in “comunicazione”, marketing, shooting fotografici ecc ecc, sono andati letteralmente in fumo a fronte di VENDITE ZERO, TELEFONATE ZERO, CONTATTI ZERO, email ZERO. Le lascio solo immaginare lo sconforto di fronte ad un telefono muto e una casella email sempre vuota, con la sola eccezione delle fatture da pagare!

Ad oggi il sito è stato chiuso, la società verrà posta presto in liquidazione, ma il mio orgoglio continua e continuerà a sanguinare (oltre al mio conto in banca) per ancora molti lustri.”

Ma c’è anche chi legge tutto e mi ringrazia.

Il 5% dei visitatori di questa pagina mi scrive ringraziandomi per avergli aperto gli occhi e contribuito a fargli risparmiare migliaia di euro e mesi di inutile lavoro. Altri si dicono amareggiati per non aver letto questo articolo prima di aprire un ecommerce.

Questa pagina l’ho scritta per loro.

Se ritieni di appartenere al primo gruppo, esci pure da questa pagina e vai a cercare informazioni sui siti di quei miei colleghi che ti diranno esattamente ciò che ti piace sentire, ossia:

  • la tua idea è buona, l’ecommerce è il futuro!
  • il tuo sito finirà in prima pagina
  • i tuoi prodotti andranno a ruba
  • venderai in tutto il mondo
  • il tuo conto in banca crescerà anche mentre stai dormendo o sei in vacanza.

In fondo a molti dei titolari di siti ecommerce che mi hanno scritto hanno detto più o meno queste cose. E ci sono cascati.

 

Fonte articolo: Viasetti.it

Come vendere online

5 modi per vendere sul web

  1. La lead generation: come vendere online in modo scientifico

    Che cos’è la lead generation o acquisizione clienti? È quell’insieme di tattiche e tecniche di marketing e di vendita che permettono a un’azienda di intercettare e farsi contattare dai potenziali clienti.
    Tutte le imprese dovrebbero avere un sistema di lead generation, da tenere costantemente attivato. Le ragioni di questo sono evidenti: un flusso continuo di contatti commerciali in target consente all’azienda di trovare nuovi clienti e fare più vendite, per crescere o anche solo per sostituire i clienti che la lasciano.
    La lead generation si può fare sia offline, per esempio attraverso le sales letter, sia online, per esempio attraverso i siti web o l’advertising di Facebook o Google.
    Come fare acquisizione clienti in Rete? Per saperne di più, puoi leggere questo buon libro che contiene diversi consigli su come fare lead generation sul web.

  2. Vendere online con il content marketing sul blog aziendale

    Un esempio di questa seconda tattica è proprio il blog che stai leggendo. Comunicare sul Web è il mio blog aziendale. È cioè il blog in cui parlo del mio lavoro, cercando di intercettare i miei potenziali clienti (probabilmente sei arrivato su questo post digitando su Google la keyword come vendere online o qualcosa del genere). Qui vendo i miei servizi.
    I blog aziendali funzionano, cioè trovano sul serio nuovi clienti alle aziende e ai consulenti come me. Non ascoltare chi ti dice che i blog sono morti: dice così per interesse. La realtà è che i blog stanno benissimo, e le imprese che li curano in maniera ottimale trovano lead e clienti. E aumentano le vendite.
    Su questo mio blog ho per esempio basato tutta la mia attività di consulente: il blog fa circa 1,2 milioni di utenti unici ogni anno ed è il fulcro della mia attività di professionista del digital marketing.
    Come vendere online con un blog aziendale? Bisogna saperlo fare, questo è ovvio. Per aiutarti, ti linko qui sotto due presentazioni. Una ti indica come creare un blog di successo, l’altra come creare post che valorizzino online le qualità della tua azienda.

    Vendere su Intenet passa anche dal creare contenuti efficaci sul tuo business blog. Se sai comunicare in modo persuasivo con il tuo target di consumatori (siano essi privato o aziende), allora le tue possibilità di vendita hanno un incremento notevole. D’altronde, nel mercato di oggi, è davvero impensabile di non portare il commercio dei propri prodotti o servizi anche online.

  3. LinkedIn Pulse: aumentare le vendite sul web mostrando autorevolezza

    LinkedIn è il social network dedicato ai contatti lavorativi. Ma hai mai provato a postare su Pulse, il blog della piattaforma? Il mio consiglio è quello di iniziare il prima possibile, perché il blogging fatto su Pulse ti dà visibilità e favorisce la generazione di contatti commerciali in ottica di vendita. Te lo posso consigliare basandomi anche sulla mia esperienza personale: funziona davvero.
    Se hai già un blog aziendale, la gestione di Pulse risulta piuttosto semplice. Puoi pubblicare i post sul tuo blog e, per esempio, ripubblicarli sul tuo blog di LinekdIn un paio di giorni dopo. Non c’è il rischio di fare contenuti duplicati.
    In che modo Pulse aiuta a vendere online (o a fare social selling, come si suol dire quando si parla di questa specifica piattaforma)? Beh, è semplice. Pubblicando contenuti di qualità su Pulse, dimostri autorevolezza verso i tuoi potenziali clienti. Non scordarti che stai pubblicando su LinkedIn, un social su cui i professionisti si danno appuntamento proprio con l’ottica di fare business. Quindi, se riesci a mostrarti un esperto del tuo settore, avrai senz’altro un vantaggio competitivo sui concorrenti. Il che significa più credibilità e più possibilità di social selling. Ecco dunque come vendere online sfruttando questa piattaforma professionale.
    Pulse è uno strumento davvero portentoso per le vendite. Soprattutto se sei un reale esperto della tua disciplina e sai comunicare per iscritto. Dovresti almeno provarlo per sei mesi, pubblicando un contenuto di valore (agli occhi del tuo pubblico) ogni settimana. Poi tira le somme e valuta se lo strumento ti ha aiutato sul serio a vendere di più.

  4. Vendere online ricordandosi che the money is in the list

    Se hai un’azienda, è probabile che tu abbia un database con i dati dei tuoi clienti. Anzi, probabilmente hai due database: in uno ci sono i clienti attivi, nell’altro i clienti che ti hanno lasciato. Potresti avere anche un terzo database, in cui ci sono tutti i lead che ti hanno contattato nel tempo ma che, per un motivo o per l’altro, non sei riuscito a convertire in clienti paganti.
    Che cosa farsene di questi database? Sono davvero utili per vendere online? Credimi: sono una miniera d’oro. Il motivo è semplice: se hai le e-mail di queste persone o aziende, puoi cominciare a inviargli delle comunicazioni mirate. Una serie di e-mail specifica per ogni database. Ai clienti già acquisiti potresti invece inviare e-mail che gli propongono di fare cross-selling o up-selling. Agli ex clienti potresti poi proporre delle condizioni di vendita speciali, per tornare a comprare da te. Al contempo, a chi ti ha contattato ma non è mai diventato cliente, potresti mandare una sequenza di e-mail di “riscaldamento” (lead nurturing) per fargli capire che esisti ancora e che, nel mentre, la tua offerta commerciale è mutata o si è arricchita di nuovi prodotti o servizi.
    È fondamentale che tutte le tue e-mail siano scritte con le tecniche del copywriting persuasivo, poiché stai a tutti gli effetti tentando di vendere online ciò che commerci.
    L’e-mail è uno strumento importante non solo della comunicazione, ma anche della vendita sul web. Rinunciare alle e-mail è davvero un peccato, perché significa privarsi di un canale indubbiamente potente a livello commerciale.

  5. L’e-commerce: come vendere online direttamente

    A quanto dicono le statistiche più recenti, solo il 10% delle aziende presenti in Rete ha un e-commerce. Quindi, solo un’esigua fetta delle PMI e dei brand che operano nel nostro Paese vende su Internet direttamente.
    Questa situazione non è granché incoraggiante. Sono infatti troppo poche le aziende che sono attrezzate per vendere i propri prodotti o servizi sul web. Eppure sono circa 42 milioni gli Italiani connessi online. E il fatturato dell’e-commerce italiano, sommando il B2C e il B2B, sfiora i 20 miliardi di euro annui. Insomma: Internet è una prateria piena zeppa di opportunità di business, in ogni settore. Sta solo a te, che sei un imprenditore o un direttore marketing, decidere se approfittarne oppure rimanere a guadare la concorrenza che ti passa davanti.
    Non serve un grande investimento economico per iniziare a vendere online i tuoi prodotti e servizi. Non ti dico di creare un e-commerce domattina. A volte si può iniziare semplicemente creando una landing page, a cui fare arrivare traffico web in target da campagne di Facebook Ads e di Google AdWords. Un esperimento di vendita online che può fare qualsiasi business e da cui si possono trarre indicazioni commerciali interessanti.

 

Fonte articolo: comunicaresulweb.com

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