Come scegliere l’acqua minerale confezionata in bottiglia

Come scegliere l'acqua minerale in bottiglia
Come scegliere l'acqua minerale in bottiglia

l’Italia è il paese col più alto consumo di acqua confezionata in bottiglia in Europa ed uno dei maggiori nel mondo.

Abbiamo usato nel titolo il nome generico di “acqua minerale”, ma dobbiamo precisare che con questo nome si intende un’acqua che contenga più di 500 milligrammi per litro di sali disciolti, mentre vengono definite “acque oligominerali” quelle acque che ne contengano una quantità inferiore.

Come scegliere l’acqua minerale in bottiglia

Queste acque sono imbottigliate direttamente alla sorgente e non devono subire nessun trattamento chimico. E’ consentita solo l’eventuale aggiunta di anidride carbonica (CO2) per renderle gassate. Si differenziano perciò dall’acqua del rubinetto che viene prelevata da laghi o fiumi e che in genere subisce trattamenti chimici come, per esempio, l’aggiunta di Cloro come disinfettante. Inoltre quest’acqua, nel lungo tragitto negli acquedotti, spesso solubilizza altre sostanze che ne possono alterare il sapore e, talvolta, anche il colore.

La scelta di un’acqua in bottiglia non è univoca, nel senso che una particolare acqua può essere adatta ad una persona ed inadatta per un’altra.

Ad esempio per uno sportivo, che ha bisogno di reintegrare i sali minerali persi con il sudore, sarà indicata un’acqua minerale, mentre per una persona che soffre di calcoli renali sarà preferibile un’acqua oligominerale.

Come leggere l’etichetta di una bottiglia di acqua minerale

Per poter leggere l’etichetta di un’acqua in bottiglia, dobbiamo fare prima una considerazione: nell’acqua i sali si scindono in ioni positivi e negativi, per esempio il sale comune (Cloruro di Sodio – NaCl) lo troviamo sotto forma di ione Sodio positivo (Na+) ed ione Cloro negativo (Cl-), per cui nell’etichetta troveremo riportata separatamente la quantità dei due elementi, quando è riportata …
Si tenga presente che gli ioni negativi prendono la desinenza in uro, ato o ito, per cui nell’etichetta troveremo per esempio la quantità di Cloruri, Fluoruri, Nitrati, Nitriti etc…

Purtroppo c’è una nota dolente: nessuna etichetta riporta tutti gli elementi disciolti nell’acqua. Le aziende possono scegliere che cosa scrivere in etichetta e che cosa omettere, purchè rispettino le quantità massime consentite dalla legge italiana.

Tipico è il caso dell’Arsenico, notoriamente cancerogeno e dannoso alla salute, quasi mai riportato nell’etichetta.

Alcune acque minerali ed oligominerali molto “famose” contengono una quantità di Arsenico molto elevata anche se, ovviamente, inferiore al limite massimo consentito dalla legge.

Non ci sentiamo di fare in questa sede i nomi di marche specifiche di acque in bottiglia, ma basta fare una ricerca su internet per conoscere la verità.

Consideriamo adesso i principali elementi da analizzare:

Innanzitutto c’è il “residuo fisso”: la sostanza solida, perfettamente secca, che resta dopo l’evaporazione completa dell’acqua.

Il residuo fisso indica, in milligrammi per litro, la quantità totale di sostanze disciolte nell’acqua e, contrariamente a quanto si pensi, il suo valore non ha relazione con la qualità dell’acqua, che invece dipende da quali e quanti elementi sono contenuti nel residuo fisso.

Ripetiamo, persone che abbiano necessità di un maggior apporto di sali minerali possono orientarsi verso acque con un alto residuo fisso, mentre chi, per motivi di salute, deve evitare alcuni elementi, si potrà orientare verso acque con un basso residuo fisso.

Le acque con un basso residuo fisso hanno la proprietà di facilitare la diuresi e possono essere quindi utili nelle persone che soffrono di particolari patologie.

Un altro elemento importante da tener presente nella scelta di un’acqua in bottiglia è il suo pH.

In due parole il pH è un numero che va da 1 a 14. Un pH inferiore a 7 indica un’acqua acida; superiore a 7 un’acqua basica; uguale a 7 un’acqua neutra.

Si sceglierà un’acqua acida quando si abbia necessità di favorire la digestione e, al contrario, un’acqua basica quando si soffrisse di iperacidità nello stomaco.

Veniamo adesso al Sodio, presente nell’acqua sotto forma di ione Na+.

Tutte le acque oligominerali sono povere di Sodio, ma ovviamente contengono questo elemento in quantità diverse.

Chi soffre di ipertensione, almeno in teoria, dovrebbe scegliere un’acqua oligominerale col minor contenuto di Sodio possibile ed assolutamente evitare qualsiasi tipo di acqua minerale.
Nitriti (NO2-) e Nitrati (NO3-) sono sempre elementi negativi, spesso derivanti da inquinamento delle sorgenti dovuto a fertilizzanti chimici, presenza di animali, scarichi industriali etc….. Meno ce ne sono, meglio è.

Per quanto riguarda invece il Calcio (Ca++), presente in quantità rilevanti sopratutto nelle acque minerali, bisogna osservare che potrebbe essere utile a chi sia predisposto all’osteoporosi, a chi svolge attività sportiva, ai bambini, ai lattanti ed alle donne in menopausa.

Dell’Arsenico abbiamo già parlato: la sua presenza è sempre estremamente negativa.

I Fluoruri (F-) hanno effetto benefico sulla prevenzione della carie dentale, ma, se la loro quantità è eccessiva (superiore ad un milligrammo per litro), possono creare danni ai tessuti duri dell’organismo.

I Solfati (SO4–) possono avere un debole effetto lassativo, per cui potrebbero essere utili in qualche caso.

Così pure i Cloruri (Cl-) che hanno anche una azione depurativa sul fegato e sulle vie biliari.

Positiva anche la presenza del Magnesio (Mg++) che ha un’azione debolmente lassativa, previene l’arteriosclerosi, in quanto favorisce la dilatazione delle arterie ed è utile agli sportivi dato che previene i crampi muscolari.

Vantaggiosa anche la presenza del Ferro (Fe++ o Fe+++) per le persone anemiche, lattanti, adolescenti, sportivi e donne in gravidanza.

Lo ione bicarbonato (HCO3-) ha un effetto antiacido utile per le persone che soffrano di iperacidità gastrica ed è un ottimo antagonista dell’Acido Lattico, utile quindi per chi pratica sport.

Infine la presenza di Anidride Carbonica (CO2), sia naturale che immessa artificialmente, favorisce i processi digestivi.

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