Bohemian Rhapdosy è una pellicola cinematografica prodotta da 20th Century Fox.
L’attore principale del film, che chiaramente interpreta Freddy Mercury si chiama Rami Malek, un attore statunitense classe ’81, che ha recitato in Una notte al museo ed è il protagonista della serie TV “Mr Robot”.
Per chi non avesse ancora visto il film è pregato assolutamente di farlo, dopo la vittoria dell’oscar come miglior attore protagonista di Rami Malek, attore che interpreta il cantante frontman dei Queen. Ecco alcune foto:

Rami Malek vince l’oscar 2019

Rami Malek stappa lo champagne
Trama del film Bohamian Rhapsody
I Queen con la loro musica e il loro straordinario frontman Freddie Mercury hanno mandato in frantumi ogni stereotipo e convenzione, divenendo uno dei gruppi più amati della storia della musica mondiale. L’ascesa della band attraverso le loro iconiche canzoni e i loro suoni rivoluzionari e lo stile di vita di Mercury sfuggono a ogni controllo prima di portare alla trionfante reunion alla vigilia del Live Aid nel 1985, dove il cantante è chiamato ad affrontare la malattia che lo porterà alla morte e a guidare i compagni in una delle più grandi performance mai viste prima su un palco.
Trailer ufficiale in italiano del film di Freddy Mercury
Bohemian Rhapsody (2018) – streaming gratuito online in italiano
Lo streaming gratuito del film è tratto da CB01, ci riserviamo di non assumerci responsabilità sull’utilizzo del film in streaming senza aver visto il film presso un cinema convenzionato pagando il biglietto o avendo acquistato i diritti per la visione attraverso l’acquisto di un DVD o BluRay della pellicola:
Recensione Bohemian Rhapsody
La recensione (in questo caso non troppo positiva) è tratta dai commenti di un utente, Alan Smithee sul sito web FilmTV.it.
Sarebbe stato bello, raccontarci la vita e le dinamiche del successo di una band come i Queen, forti di un leader carismatico, bello ed amato come Freddy Mercury.
Sarebbe stato anche bello essersi sbrigati nell’organizzare lo script, ed aver ingaggiato in tempo utile il suo alter ego per eccellenza, ovvero Sasha Baron Cohen, il cui coinvolgimento è stato in predicato per decenni, salvo non riuscir mai a partire col progetto definitivo che lo prendesse in considerazione.
Nelle mani del talvolta bravo, certamente professionale Bryan Singer, il biopic sui Queen si dimostra alla resa dei conti niente di meno che una chiavica totale, senza nessun spessore narrativo, scontato e patetico in ogni scelta ultraconvenzionale intrapresa in sede di scrittura.
Ma Bohemian Rhapsody è soprattutto un film posticcio, che rimane in superficie, e non ci riesce a raccontare nulla: nulla di veramente interessante di un gruppo storico, di un leader dalla vita frenetica e piena di opportunità, di scelte giuste e sbagliate, di chiaro scuri che spesso tratteggiano i lineamenti di una figura artisticamente geniale.
Qui si cerca di accontentare tutti, quindi nessuno, dicendo le solite cose che andrebbero bene per altri 10 cantanti altrettanto noti e dalla vita sregolata, puntando sul cliché melodrammatico, sul valore dell’amicizia come un quasi amore, sulle timide incertezze sessuali, rendendo l’indeciso Mercury al rango di una suorina quasi frigida che dice sempre no.
No, Freddy Mercury non si meritava questo trattamento superficiale, che mortifica le sfaccettature di una personalità brillante, fantasmagorica, irruenta nel presentarsi sul palco, coinvolgente, anzi trascinante nel suo esporti molto fisico, molto sessuale.
Qui invece ne scaturisce un risibilevritratto convenzionale di una suora illibata resa ridicola da una maschera facciale (che la rende piu’ che altro un clone a scelta tra Mick Jagger o Michael Jackson…ma proprio per nulla simile al Freddy-young originale) che la deforma in modo beffardo, senza vergogna, opera da denuncia truccatori incauti.
Colpa non tanto di Rami Malek, poverino: il ragazzetto ce la mette tutta, e sul palco è pure bravino a sfoderare i tic e le mosse della grande rockstar.
Manca tuttavia al Malek, ahimè, inesorabilmente e senza alternativa suzione di ripiego, il physique du role dell’inimitabile carismatico originale – un miscuglio di testosterone, sex appeal e di erotismo esibito e compiaciuto qui impercettibili: lui, ovvero la copia, piccolino e magro come una scopa, con quei denti da Fratel Coniglietto imbarazzanti. Una somiglianza anche ricercata nei particolari, valuda e notevole soli laddove ci trovassimo sopra un carro mascherato durante la parata di Carnevale.
Impossibile pertanto, per il giovane pur volenteroso interprete, trasformarsi in Freddy Mercury, salvo divenirne al massimo un clone in miniatura (anche forse, apparentemente, a livello di proporzioni); una copia a rischio caricatura, degna di una festa in maschera sapientemente organizzata, o di un triviale spettacolo televisivo della serie “Tale-quale show”.
Da Hollywood si può, anzi si deve, poter pretendere di più; anche per dare credito ed onore ad una band che meritava una più accorta trasposizione, corretta qui solo tecnicamente dall’esperienza sul campo ormai piu’ che collaudata di un regista che è stato, tempo addietro, assai bravo.
Poi Singer, travolto anche, durante la lavorazione del film, da vicissitudini personali legate allo scandalo “Me too”, cerca di stupirci con una regia incalzante che trova il modo di celebrarsi nel concerto Live-Aid, con carrelli e utilizzo di droni, ormai invero a disposizione anche del cinema casalingo, e grafica computerizzata per simulare la sterminata folla in delirio per la celebre band.
Si esce insoddisfatti, senza essere riusciti a catturare nulla di inedito od originale o autentico di quel personaggio di animale da palcoscenico, artisticamente straordinario e talentuoso, che è stato Freddy Mercury.
Rami Malek canta veramente con la voce di Freddy Mercury?
La domanda che viene spesso posta sul web è: ma nelle canzoni originali, la voce è quella dell’attore Rami Malek o è la voce originale di Freddy Mercury?
Ecco la risposta fornita da mondofox.it:
Rami Malek canta le canzoni dei Queen in Bohemian Rhapsody ma non lo fa con la sua voce. È questa la notizia pubblicata da Collider, secondo cui la voce del Freddie Mercury cinematografico è il risultato della fusione tra la voce originale del cantante, quella di Rami Malek e quella di un cantante canadese. È quest’ultimo a impressionare per l’incredibile somiglianza vocale con l’originale.
Il cantante canadese si chiama Marc Martel ed è salito alla ribalta qualche anno fa per aver partecipato a una selezione indetta da Roger Taylor, batterista dei Queen. Marc inviò a Taylor un video in cui si esibiva sulle note di Somebody to Love e lasciò esterrefatto il batterista, che lo scelse con altri 8 musicisti per il Queen Extravaganza Tour.
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