SULLA MIA PELLE (2018) diretto da Alessio Cremonini è l’amara e asciutta cronaca del calvario subito dal giovane geometra Stefano Cucchi, nato alla periferia di Roma, morto nel 2009, senza una documentata ragione, in carcere. Tutti conosciamo questa storia,il dolore e l’assurda l’impotenza dei genitori e della sorella per sostenerlo e difenderlo, ma i fatti sono riferiti da qualcuno che li ha in parte vissuti e può interpretarli a modo suo.Comunque per la cronaca una sera 9 giorni prima del triste epilogo, il giovane fu fermato da tre poliziotti mentre era in macchina chiacchierando con un amico. Lo hanno perquisito e arrestato in quanto portava addosso una modesta quantità di hashish e cocaina, con l’accusa di detenzione e spaccio (da lui sempre negato mentre ammetteva la detenzione per uso personale) di sostanze stupefacenti oltre alcuni farmaci per l’epilessia da cui era affetto.

Processato per direttissima con tali accuse e con un avvocato d’ufficio fu trattenuto in carcere fino al processo regolare destinato dopo un mese. Il problema centrale di questa storia è che il giovane soffriva di dolori atroci alla schiena e aveva il volto tumefatto, dopo essere uscito da una stanza  con chi lo aveva trattenuto e probabilmente aveva subito un feroce pestaggio (come documentato da un esame radiografico alla schiena che mostrava la frattura di due vertebre). Lui, schivo e ostinato, non lo ammise amai ufficialmente e si rinchiuse in un silenzio disperato soffrendo fisicamente e moralmente su dure panche e in celle isolate.Cominciò a rifiutare il cibo, necessitò, suo malgrado, dell’applicazione di un catetere perché non riusciva più ad urinare, ma non accettò altri esami. Il passaggio da un posto all’altro daterminò una sempre maggiore indifferenza nei confronti del suo dolore e dei suoi rifiuti finché una mattina fu trovato morto.

Per motivi buracratici pretestuosi ai genitori fu permesso di vederlo solo cadavere, prima di subire l’autopsia, che non fu decisamente dimostrativa sulle cause della morte.

Il regista si attiene scrupolosamente ad una narrazione imparziale dove le immagini parlano da sole. Alessandro Borghi, che interpreta Stefano, totalmente immedesimato in questo personaggio,ha perso 18 kg e nel volto tumefatto e sfigurato trapelano indignazione e muta disperazione, mentre i volti della madre e del padre e della più combattiva sorella ( una convincente Jasmine Trinca) esprimono il loro dolore con sbigottita compostezza. E’ una storia di dolore, di solitudine,e crudeltà della quale sono in parte consci solo chi ha vissuto i vari momenti e Stefano, come tanti altri deceduti in carcere, hanno portato con sé la loro storia e la loro verità.

Trailer italiano e streaming online gratuito

Qui è possibile vedere il trailer ufficiale Netflix in italiano del film:

Lo streaming gratuito ed in lingua italiana del film Sulla mia pelle è fornita da CB01. Decliniamo ogni responsabilità dalla pubblicazione di un link esterno a MollyWeb.it

Approfondimento del film

In occasione del festival del cinema di Venezia, edizione numero 75, Alessandro Borghi ha raccontato quello che è ed è stato per lui il film Sulla mia pelle: