Le dichiarazioni di Matteo Salvini a Porta a Porta con Bruno Vespa

Alla trasmissione Porta a Porta, condotta dal solito Bruno Vespa, abbiamo assistito a diversi annunci del Vice Premier e Ministro degli Interni, Matteo Salvini.
Il primo è stato sulle pensioni “Gli imprenditori mi chiedono di rivedere la legge Fornero faremo quota 100 ma per me il limite di 64 anni è troppo alto, io ho chiesto al massimo 62 o 41 e mezzo di contributi”.

Poi è la volta della Rai, dove Salvini conta di incontrare Berlusconi e parlare della Presidenza “Conto di vederlo nelle prossime ore perché c’è un’azienda che ha voglia di crescere e correre: credo che sia la possibilità di trovare un accordo”.

Per poi passare alla manovra fiscale “Quest’anno cosa faremo? L’inizio dello smontaggio della Fornero, l’avvio della flat tax, la pace fiscale e l’avvio del reddito di cittadinanza purché non sia assistenza: tutto questo rispettando i vincoli europei”

Ma con Salvini non si può non parlare dell’immigrazione, cavallo di battaglia della sua campagna elettorale e tema acchiappalike sempre presente sui suoi social “Il pacchetto immigrazione-sicurezza lo porteremo in consiglio dei ministri entro fine mese, sarà un decreto legge che poi discuterà il Parlamento: anzi due uno sui migranti, uno sulla sicurezza” aggiungendo “Faccio in modo che le navi non arrivino, se risuccedesse rifarei esattamente quello che ho fatto, mettendo in sicurezza donne, malati e bambini, se vogliono indagarmi ancora lo facciano ancora, se pensano di fermarmi dandomi del sequestratore o bloccandomi i conto corrente si sbagliano, io vado avanti col portafoglio vuoto e il cervello pieno”.

Non mancano parole su Genova “In un momento così grave per Genova e per l’Italia non si può essere tifosi del tutto pubblico e del tutto privato: bisogna costruire bene in fretta: occorre un commissario e il mio obiettivo è che sia il pubblico ad avere la regia con fondi privati”. “Autostrade faccia dieci passi di lato e chieda scusa, cosa che non ha fatto sufficientemente: le polemiche tra il governatore e i ministri non fanno bene”.

Infine si è passati all’argomento forse più scottante in questi giorni, i 49 milioni di euro che il Carroccio deve restituire allo Stato, e qua il Matteo nazionale si è difeso come ha potuto “I soldi non ci sono né in Italia né in Lussemburgo, è tutto certificato” aggiungendo su Belsito, che sostiene di aver lasciato 40 milioni sul conto della Lega “Ma dove li ha lasciati? Non mi fido di chi è stato condannato a qualche anno: non so quanto c’era in cassa nel 2013, quando sono diventato segretario, ma ogni spesa è documentata”.

Insomma è stato uno show a tutto tondo, un po’ in stile berlusconiano, ma, dati alla mano, efficace per ottenere i voti degli italiani.

Matteo Salvini, vice presidente del consiglio

Matteo Salvini, vice presidente del consiglio

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