Commenti politici alla situazionedel sindaco di Lodi

“Nel momento in cui si fa una delibera che in modo conscio o in modo inconscio crei delle discriminazioni così importanti si deve solamente chiedere scusa. Dopo le scuse questi bambini potranno rientrare tranquillamente nella mensa”.

Questo è stato l’intervento del Presidente della Camera, Roberto Fico, in merito ai provvedimenti presi dal Sindaco di Lodi, sul pagamento della retta massima da parte degli studenti stranieri che non sono riusciti a presentare le certificazioni richieste (in molti casi impossibili da reperire).

Aggiungendo “Questi 200 bambini non potevano andare in mensa perché non se lo potevano più permettere essendosi ritrovati all’improvviso nella fascia più alta; sono stati raccolti circa 60mila euro per permettere di andare a scuola fino alla fine di dicembre e questo è fondamentale. Ci rendiamo conto come ogni volta che si crea un’ingiustizia il nostro Paese è pronto a rispondere” e concludendo che “la nostra Repubblica è forte, i nostri valori sono saldi a partire da quelli costituzionali e questo è fondamentale”.

Sull’argomento si era espresso anche il Vice Premier Matteo Salvini: “Gli stranieri devono fornire documentazione del loro Paese d’origine, dove magari hanno proprietà e disponibilità economiche, ma se non è possibile il Comune si fiderà della buonafede” aggiungendo che “La brava Sara Casanova non ha chiuso la mensa agli immigrati, ma il Comune darà agevolazioni solo a chi ne ha realmente diritto” e difendendosi dopo l’ondata di polemiche “Termini come razzismo o apartheid sono così gravi che non vanno maneggiati a sproposito. Il Pd, dopo aver vaneggiato di nazifascismo in campagna elettorale, ora delira”.

La sindaca però non demorde: “Certamente il Regolamento rimane in vigore, la legge deve valere per tutti”. “Dispiace che non tutti condividano il principio di equità alla base di questa delibera, che vuole mettere italiani e stranieri nella stessa condizione, né il successivo impegno preso dall’Amministrazione verso i cittadini che sono nell’oggettiva impossibilità di presentare la documentazione”.

Ma non è proprio così perchè nelle note del comune viene scritto che richieste in cui “è dimostrabile un’oggettiva impossibilità di produrre le certificazioni richieste”, verranno “valutate caso per caso”.

E’ intervenuto anche l’altro Vice Premier Di Maio “I bambini non si toccano! Se alcuni genitori non si comportano bene si multino loro, non i loro figli: questo Stato sarà sempre dalla parte dei bambini”.
Una dichiarazione un po’ “fuori dal vaso” in quanto non si tratta di multe, ma di richieste da parte dell’Amministrazione Comunale non facilmente riscontrabili.

Ad ogni modo questo provvedimento ha fatto scattare la macchina della solidarietà promossa dal Coordinamento Uguali doveri, che ha raccolto in poche ore oltre 60mila euro, quanto necessario per pagare le rette della mensa fino a Natale. oltre quella data si spesa che il ricorso al Tribunale di Milano abbia il suo corso.
Anche Di Maio così loda la solidarietà italiana: “Sono contento perché gli italiani hanno risposto dando prova della loro grande solidarietà e del loro grande cuore, alla faccia di chi si diverte a dipingerli in altra maniera. Parlerò con il ministro Bussetti, che ha già detto che si troverà una soluzione. E vi assicuro che sarà così”.

Contro questa azione si stanno muovendo anche tanti sindaci in tutta Italia, tra cui Enrico Pusceddu, primo cittadino di Samassi (Sardegna), che provocatoriamente dice “Ci rendiamo disponibili ad attivare qualsiasi iniziativa, anche di natura economica, per supportare il Comune di Lodi nella fornitura dei pasti a tutti i bambini stranieri che avessero difficoltà a produrre le certificazioni da Voi richieste”.

Una faccenda non bella che speriamo abbia esiti positivi.

Lodi, la situazione del sindaco

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