Un recente studio del WEF (World Economic Forum) in seguito ad un indagine su A.D e Manager di circa 300 compagnie che operano in tutto il mondo, stabilisce che in un futuro non troppo lontano (si parla di 2015) i robot potranno gestire il 52% dei compiti che attualmente sono svolti dai lavoratori.

Una svolta epocale e senza precedenti, che se da una parte è sinonimo di innovazione, dall’altra desta qualche preoccupazione.

A prevalere è l’aspetto innovativo e si pensa che il personale umano sarà in seguito “tarato” di conseguenza e sfrutterà l’intelligenza artificiale dei robot, senza subire diminuzioni di numero, ma anzi beneficiando delle macchine.

“Entro il 2025 più della metà di tutte le attuali mansioni sul posto di lavoro saranno eseguite da macchine rispetto al 29% di oggi” aggiungendo “potrebbero creare 133 milioni di nuovi ruoli”, mentre sarebbero 75 milioni quelli in via di ‘estinzione’.
Questo quanto sostiene il WEF.

Nella relazione del WEF si parla poi dei settori di applicazione: i robot svolgeranno i compiti degli umani nella contabilità, gestione clienti, e nel settore industriale, postale e di segreteria.
vendite, marketing e servizio clienti, insieme all’e-commerce e ai social media resteranno “compiti umani”.

Ci sarà sicuramente quindi una riqualificazione del personale e tutti coloro che iniziano i propri percorsi accademici dovranno pensarci prima di fare qualsiasi scelta.