Il programma Europa 2020 e la crescita intelligente

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Uno degli obiettivi principali dell’Unione Europea è la crescita e l’occupazione dei cittadini dei 27 stati (prossimamente 26): a questa esigenza la Commissione ha risposto con Europa 2020, la strategia decennale varata nel 2010 al fine di realizzare le condizioni favorevoli a una crescita intelligente (grazie a investimenti più efficaci nell’istruzione, la ricerca e l’innovazione), sostenibile (grazie alla decisa scelta a favore di un’economia a basse emissioni di CO2) e solidale (ossia focalizzata sulla creazione di posti di lavoro e la riduzione della povertà, sostenibile e inclusiva).

Obiettivo: aumentare l’occupazione

L’obiettivo occupazionale è molto ambizioso: innalzamento al 75% del tasso di occupazione (per la fascia di età compresa tra i 20 e i 64 anni).

La crescita intelligente si articola in tre iniziative prioritarie: l’attuazione dell’agenda digitale europea (creazione di un mercato unico del digitale basato su Internet ad alta e altissima velocità e su applicazioni interoperabili), l’unione dell’innovazione e lo “Youth on the move”, una serie di iniziative specifiche per i giovani, volte a:

  • aiutare gli studenti e apprendisti a studiare all’estero;
  • attrezzare i giovani a competere sul mercato del lavoro;
  • migliorare le prestazioni e l’attrattiva internazionale delle università europee;
  • migliorare i livelli di istruzione e formazione (eccellenza accademica, pari opportunità).

Minori investimenti in R&S e innovazione, insufficiente uso delle tecnologie dell’informazione e comunicazione, e il difficile accesso all’innovazione in alcune parti della società sono le principali cause a cui la Commissione Europea imputa la minore crescita dell’UE rispetto ai suoi principali concorrenti. Basti pensare che: le imprese europee rappresentano attualmente soltanto un quarto del mercato mondiale delle tecnologie dell’informazione/comunicazione, del valore di 2.000 miliardi di euro.
Una prima revisione dei progressi elaborata dalla Commissione Europea evidenzia come l’Unione sia ben avviata verso il raggiungimento degli obiettivi nelle macroaree clima, energia e istruzione, mentre rischia di fallire nel campo dello sviluppo e della riduzione della povertà, pur essendo in fase di riemersione dalla peggior crisi economica e finanziaria dell’ultimo quarto di secolo (COM 2014).

Il piano da 50 mld

La Commissione Europea, con un piano da 50 mld di euro a valere sul programma Horizon 2020, intende dare un forte impulso al Digital single market e alla c.d. Industry 4.0, attraverso una serie di misure per coordinare gli sforzi degli Stati membri per la digitalizzazione dell’industria e dei servizi ad essa collegati su tutto il territorio comunitario, con una forte spinta agli investimenti congiunti tra settori diversi attraverso partnership strategiche e reti di imprese. Caratteristiche della quarta rivoluzione industriale sono l’utilizzo di macchine intelligenti, interconnesse e collegate ad internet (e delle tecnologie atte a farle funzionare), la gestione dei big data, e la manifattura digitale, che poggia su stampanti 3d e software grafici e di progettazione).

 

Horizon 2020, la crescita dell’Italia

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Horizon 2020: la crescita intelligente in Italia

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